Alla scoperta del Braille. La scuola in CON-TATTO 2.0
Alla scoperta del Braille. La scuola in CON-TATTO 2.0
In occasione della giornata nazionale del Braille, il 21 febbraio 2025, è stato svolto anche quest’anno il percorso laboratoriale volto a diffondere la conoscenza del Braille e del mondo legato alla disabilità visiva. Alcune studentesse dei Licei Angeloni, precedentemente formate, hanno tenuto una lezione teorica sulla storia del codice e sugli specifici strumenti di scrittura, per poi condurre, in qualità di tutor, il laboratorio pratico di produzione di etichette in Braille. Le classi coinvolte hanno potuto ascoltare la testimonianza professionale dell’educatrice tiflologica Romani Fabiana e sperimentare in prima persona la scrittura “dei punti”.
Ecco, di seguito, alcune riflessioni dei partecipanti:
“Il progetto La scuola in con-tatto 2.0 è stato molto interessante e formativo. Ci ha permesso di conoscere da vicino il sistema di scrittura e lettura per le persone non vedenti e l'importanza dell'accessibilità e dell'inclusione. Attraverso le attività di laboratorio, abbiamo potuto sperimentare in prima persona come funziona il codice Braille e in particolare la dattilobraille, uno strumento che non avevamo mai avuto la possibilità di conoscere. Il progetto ci ha aiutati a riflettere su quanto sia fondamentale garantire a tutti le stesse opportunità di apprendimento e di comunicazione. Siamo tornati arricchiti e abbiamo sviluppato maggiore sensibilità e consapevolezza verso il mondo della disabilità visiva” (Classe 3M).
“Il Braille è un’arte che rende la società in cui viviamo più unita, poiché dimostra che per comunicare non serve necessariamente la vista. L’esperienza vissuta mi ha fatto capire che a volte siamo superficiali e che non prestiamo attenzione a ciò che ci circonda. Ora quei ‘pallini’ vicino ad alcune frasi o ad alcuni numeri (come negli ascensori), non sono più semplici ‘pallini’, ma sono diventati un mondo che grazie a questo progetto ho conosciuto” (Ludovica D’Angelo, classe 4B).
“Partecipare al progetto è stato interessante e significativo poiché ci ha permesso di comprendere al meglio le difficoltà che le persone non vedenti affrontano e di apprezzare quanto sia fondamentale il sistema di scrittura Braille per la loro autonomia. Abbiamo conosciuto la storia del codice e appreso i vari metodi di scrittura. Attraverso il lavoro di squadra noi alunni abbiamo realizzato delle scritture in codice Braille, con la macchina da scrivere dattilobraille, in modo da rendere la scuola più accessibile”(Sofia Morellini, classe 3H).
“Il corso sul Braille mi ha emozionato molto. È stato interessante scoprire come le persone non vedenti riescano a scrivere e leggere in modo diverso, e mi ha fatto riflettere su quanto sia importante adattarsi e superare le difficoltà della vita” (Ilaria Parisse, classe 4B).
“Lo scorso anno ho partecipato a questo progetto da studentessa, ho scoperto così la storia del Braille e come si scrive. Quest'anno, quando mi hanno dato la possibilità di diventare l’insegnante invece che l'alunna, sono stata molto felice. Nelle ore di preparazione ho cercato di imparare il più possibile, ma la cosa più affascinante è stata la scrittura di questo codice. Insegnare ad altri ragazzi il Braille mi ha divertito molto e mi è piaciuto vedere come imparassero presto a scrivere. Dalla loro attenzione e concentrazione, credo di poter dire che il progetto sia piaciuto molto!” (Gaia Conti, classe 3A).
“L’esperienza sulla lezione del Braille è stata davvero coinvolgente e stimolante. È stato affascinante scoprire come questo sistema permetta alle persone non vedenti di leggere e comunicare in modo indipendente. Attraverso attività pratiche e spiegazioni chiare, abbiamo potuto comprendere meglio l’importanza dell’inclusione e dell’accessibilità. È stata un’occasione preziosa per metterci nei panni di chi vive questa realtà ogni giorno, rendendo l’apprendimento non solo interessante, ma anche profondamente educativo e toccante” (Anna Borriello, classe 4B).
“Il Braille è più di un sistema di scrittura: è uno strumento di autonomia che trasforma il tatto in conoscenza, aprendo nuove possibilità di accesso alla cultura e alla comunicazione” (Martina Sforza, classe 4B).
“Io e altre ragazze abbiamo insegnato il codice Braille, che, per chi come me lo usa quotidianamente, è naturale, ma per molti è sconosciuto. È stato difficile spiegare qualcosa che ormai considero scontato, ma sono stata felice di poter parlare di un tema a me così caro. Condividere il mio metodo di scrittura e comunicazione con tanti ragazzi è stata un'esperienza davvero emozionante. Spesso mi sono sentita esclusa, soprattutto dai coetanei, ma credo che la "diversità" venga vista come un ostacolo più per ignoranza che per reale difficoltà. Personalmente, la mia disabilità fisica non impedisce relazioni normali, l'unico limite è la vista. Questo progetto ha suscitato in me tante emozioni positive, promuovendo l'inclusione e dimostrando che "la diversità è negli occhi di chi la guarda" (Greta Melchiorri, classe 3A).